cm. 19 x 12,5, pp. 368, brossura, firma di appartenenza al frontespizio, in buone condizioni.
«State buoni, se no arriva re Riccardo,» a dicevano le madri saracene ai loro bambini e alludevano alla «ferocia» di quel re che noi conosciamo come Riccardo Cuor di Leone (per l’occidente, «feroce» è il Saladino). A scuola abbiamo imparato – e, in genere, non siamo andati oltre – che le crociate furono intraprese per liberare il santo sepolcro dagli infedeli, che alla fine Gerusalemme fu nuovamente perduta, e che il contatto con l’oriente influenzò la nostra civiltà. Ma tutto ciò non è che una faccia della verità, perché quello che cominciò come slancio religioso si trasformò ben presto in un’immane tragedia. La storia delle crociate (che fu una storia di santi e di pazzi, di ferocia e di fede, di egoismi e avidità, ma fu anche la prima spedizione di conquista extraeuropea dell’occidente) è narrata da Johannes Lehmann, sulla base delle cronache dell’epoca e degli studi più recenti, in tutte le sue molteplici sfaccettature.