cm. 20,5 x 13,5, pp. 164, brossura, in ottime condizioni.
Nella profonda, silenziosa foresta siberiana un uomo mite fa dapprima il carbonaio, poi il guardiano di boschi. Da dove venga non si sa, chi sia neppure (era un ex internato dei campi di concentramento staliniani?); di sé non parla, né del proprio passato, ma col fascino sicuro di una profonda onestà si conquista a poco a poco l’affetto e la stima di tutto il paese. “ln qualche parte, in qualche modo gli era successa una grande ingiustizia, la più grande, quando la giustizia diventa ingiustizia e travolge l’uomo”. Queste parole di “Sortilegio” – il più lungo e il più importante dei tre racconti che compongono questo volume – valgono anche per “Dal principio alla Fine” recentemente pubblicato in questa collana e di cui è in un certo senso la continuazione. József Lengyel, l’autore – Premio Kossuth 1963 – è un comunista ungherese deportato nei campi di concentramento di Stalin che ripropone, con serena obiettività, gli straordinari accadimenti di quegli anni tormentati.