Caratteristiche e condizioni:
cm. 18 x 11,5, pp. 120, copertina in cartone e dorso in tela, in ottime condizioni.
Contenuto:
Traduzione e prefazione di Leone Ginzburg
Quando Tolstoj scrisse La sonata a Kreutzer, le sue idee sul matrimonio e sull’amore erano proprio quelle che il protagonista espone nella prima parte del racconto. Tuttavia, esse non valgono per noi come idee di Tolstoj, e perciò tali da essere accolte o respinte, ma come tentativi artisticamente coerenti che il protagonista fa di risistemare il suo mondo interiore sconvolto dallo scatenarsi della passione. Questo Pòzdnyšev, che è soprattutto un geloso, dopo aver ucciso la moglie che lo tradiva o voleva tradirlo, cerca di stabilire le cause che l’hanno spinto quasi inevitabilmente al delitto; e le scorge nella consuetudine, che è di pressoché tutti gli uomini, di considerare la moglie come uno strumento di piacere, e nell’alternativa di lussuria e di odio che ne derivano tra i coniugi.
Se col tempo il valore polemico della Sonata a Kreutzer è poco meno che svaporato, sentiamo sempre l’importanza dei giudizi sul costume, con i quali il protagonista addita coraggiosamente l’origine dell’immoralità che insidia i legami familiari in determinate classi sociali. E serbano intatto il loro fascino per noi le varie osservazioni particolari sulla vita matrimoniale, espresse da Tolstoj con quella confidenziale penetrazione che le fa sembrare un commento alla vita segreta di ciascuno dei suoi lettori. Ma si può affermare con piena certezza che nella fortuna della Sonata a Kreutzer prevalgono ormai di gran lunga, e prevarranno sempre maggiormente, le ragioni dell’arte.