cm. 23 x 21, pp. 84, brossura, in ottime condizioni.
Dopo la Seconda Guerra Mondiale, Gorizia divenne un vivace centro di rinascita culturale e artistica. In questo contesto, spicca la figura di Luigi Danelutti, che emerse come artista e critico d’arte di rilievo. Al centro della scena culturale vi era il sodalizio “Amici dell’arte”, guidato da Tullio Grali, che si riuniva nella Dama Bianca in Castello e organizzava premi di pittura e dibattiti vivaci. Parallelamente, l’Associazione giovanile italiana iniziò a operare nei primi anni ’50, promuovendo mostre giovanili internazionali d’arte figurativa, che vedevano la partecipazione di artisti italiani e stranieri.
Luigi Danelutti si unì a questa effervescente scena artistica nel 1954, partecipando alla quarta edizione delle mostre giovanili internazionali con una “Suite spagnola”. La sua partecipazione segnò l’inizio di una duratura amicizia e collaborazione con altri artisti e critici, consolidando la sua reputazione nell’ambiente artistico. Danelutti era noto per la sua capacità di analizzare le opere d’arte con un linguaggio chiaro e pertinente, caratteristica evidente nelle sue recensioni e profili monografici sul “Piccolo illustrato”. Queste pubblicazioni si distinguevano per l’acutezza delle intuizioni e la puntualità dei giudizi.
Nel 1963, Danelutti ebbe l’opportunità di incontrare il Maestro Oscar Kokoschka a Salisburgo, un evento che sottolinea ulteriormente il suo ruolo significativo nel panorama artistico e culturale del dopoguerra a Gorizia. La sua figura rimane un punto di riferimento nell’arte e nella critica, testimoniando la vivacità e il dinamismo della scena culturale del periodo.