aa.vv. – LUIGI TENCO le canzoni, la poesia, la musica – Savelli 1981
cm. 18,5 x 11, pp. 122, brossura, in ottime condizioni.
«Mi sono innamorato di te, perché non avevo niente da fare…» Luigi Tenco fu un amore improvviso, totale di quella generazione di mezzo che si era trovata sballottata in pieni anni ‘60. Finiva l’epoca dell’Italietta dai mezzi accenti, ma non era ancora il momento delle grandi rotture collettive. ln mezzo c’era questo giovane «ombroso» con i suoi amori inconsueti, in tempi in cui amore doveva fare rima con cuore. Con lui, gli altri «genovesi» – Paoli, De Andre, Endrigo, Bindi – portarono un’aria nuova, che era l’aria dei tempi futuri. Poi, il 27 gennaio 1967, con un colpo di pistola alla tempia, Tenco chiude i conti definitivamente con sé stesso, ma li apre (con la perentorietà del «gran gesto» autodistruttivo) con il mondo della canzone che osannava i Villa e le Berti e con il pubblico italiano, che pure amava, ma che in quella serata sanremese gli aveva inesorabilmente voltato le spalle. Un gesto «assurdo››, tanto quanto sarà «incomprensibile» di lì a poco il ’68. A 14 anni di distanza Luigi Tenco e ancora, con le sue contraddizioni e le sue utopie, un dramma irrisolto all’interno della nostra coscienza, una continua domanda cui non è facile né onesto opporre risposte consolatorie. Con questo libro, che comprende saggi, testimonianze di chi lo conobbe, i commenti «a caldo» della stampa, oltre alle sue più belle canzoni, si tenta una nuova comprensione del «caso» Tenco.