cm. 19,5 x 12, pp. 536, brossura, in ottime condizioni.
Una storia letteraria non può essere, in senso stretto, che una storia della letteratura, dramma o commedia senza fine dove l’eroe è lo scrittore e gli oggetti che gli vivono intorno, creati da lui o prima di lui, sono i testi letterari. La ricognizione alla base di questi due volumi – in cui si affrontano quattro secoli di civiltà francese, dai più bui ai più luminosi – è diretta anzitutto a saggiare la qualità, la buona lega di quegli oggetti. Ma il valore di una merce, anche letteraria, non ha nulla di assoluto: il poeta è un alchimista che scatena da sé molti dubbi sulle sue operazioni. Le richieste del gusto di noi moderni, le deformazioni che esige l’atto stesso del leggere, tendono a modificare (come qui accade) i rigidi quadri fissati dalla tradizione e dalle fame già consacrate. Anche per questo i motivi che hanno guidato il metodo in questi due volumi, nel crite- rio di scelta e di giudizio di testi notissimi o ingiustamente ignorati, non sono di esclusivo interesse formale. Considerando il testo un punto d’arrivo, non si tende a isolarlo ma a rintracciare nella storia i fili che possano illuminare le condizioni in cui ha cominciato il suo farsi: la realtà e i miti, la società, il presente e il culto della tradizione, la personale vicenda umana e l’ossequio della tecnica, lo studio delle fonti e i’ rapporti con le altre arti e con le altre civiltà. Il paesaggio dinamico che si delinea diventa ampio e preciso mano a mano che, nella coscienza storica che muta, si segue la metamorfosi dei personaggi e delle forme.