cm. 23,5 x 16,5, pp. 276, brossura, in ottime condizioni.
I progressi tecnologici nei trasporti e nelle comunicazioni durante la rivoluzione industriale hanno avuto un impatto significativo sull’espansione europea e sul controllo dei territori africani. Dal telegrafo al telefono, dal piroscafo al treno e agli autoveicoli, queste innovazioni sono state ampiamente utilizzate per consolidare il dominio europeo in Africa.
Nella seconda metà dell’Ottocento e nel primo ventennio del Novecento, le ferrovie che si estendevano dai porti verso l’interno erano gli investimenti più rilevanti compiuti dalle potenze coloniali nel continente nero. Le linee ferroviarie erano essenziali per l’occupazione effettiva dei territori coloniali, nonché per agevolare le attività minerarie e agricole. Inoltre, le ferrovie divennero un fattore di intensa rivalità internazionale, poiché erano indispensabili per estendere l’influenza economica e creare vasti imperi informali.
La storia delle ferrovie assume un ruolo di particolare importanza in quanto fornisce una chiave di lettura per comprendere il fenomeno del colonialismo e i suoi effetti sulle società africane. Questo studio si concentra sulle linee ferroviarie realizzate o progettate nell’Africa Italiana, ma considera anche le altre infrastrutture di trasporto e comunicazione. L’obiettivo è quello di esaminare in modo completo le reti che facilitano lo spostamento di persone, merci e informazioni nell’ambito di un quadro più ampio.