3 voll., cm. 22 x 14, pp. 654 + 598 + 454, copertina rigida con sovraccoperta, in ottime condizioni.
Pur proponendosi di raccontare la storia dell’Egitto attraverso le vicende di una famiglia, dai primi del ‘900 al golpe militare del ’52, Mahfuz procede, come si dice, “per sottrazione”, e più l’intrigo sociale e politico si fa bizantino e complesso, più egli opta per i particolari chiari, decifrabili, soffusi di quel mito mediterraneo che, da millenni, è la chiave di lettura di una civiltà dell’agire e del sentire che vede nel protagonista principale, Kamal, il suo interprete senza tempo: contemporaneo fino a una drammaticità in cui il lettore si identifica, e insieme talmente “antico” da spingerci nell’esotismo fiabesco.