cm. 21 x 13,5, pp. 320, brossura, dedica autografa dell’autore, in condizioni molto buone.
Questo volume comprende una serie di saggi organicamente concepiti, scritti nell’arco di un quindicennio (dal 1972 al 1986), i quali affrontano da un punto di vista rigorosamente storicistico quell’avvincente, straordinario fenomeno culturale che è la lettera tura triestina da Svevo ai nostri giorni. In essi la puntualizzazione del concetto storiografico di «letteratura triestina» si unisce alla delineazione di questa nelle due coordinate del tempo e dello spazio; e l’indagine di alcuni suoi aspetti particolarmente significativi (la stagione «decadente», i rapporti con il fascismo, la relazione dei «triestini» con il De Sanctis e Montale) si affianca a una serie di profili di autori e di analisi di opere, con specifico riferimento a Svevo, Saba, Quarantotti Gambini (di cui sono pubblicati alcuni scritti inediti o rari), Benco, Slataper, Camber Barni, Giotti, Marin, Stuparich, Cergoly, Tomizza, Mattioni, Burdin, Rosso, Cecovini, Voghera, ecc. Ne risulta un quadro ampio, complesso, approfondito o una storia per saggi della letteratura triestina, considerata in una prospettiva nazionale ed europea- nelle sue voci maggiori e minori, nei suoi caratteri distintivi, nell’originalità delle sue strutture tematiche e stilistiche e nelle sue connotazioni etiche, politiche e civili. E una chiarificazione attenta ed esauriente di ciò che l’autore vuol dire quando parla di «dimensione Trieste».