cm. 21,5 x 15, pp. 158, brossura, in ottime condizioni.
Parlare dei Cimurri a Reggio Emilia significa parlare della filosofia di una famiglia che, in termini più manageriali, può anche tradursi nell’immagine grafica che ha fatto il giro del mondo e che significa squadra, compagnia, sinergia di uomini, insomma: “Equipe Cimurri Sport”. Significa inoltre ritrovare in questo rapporto tra padre, madre e figli un sentimento che purtroppo stiamo perdendo per strada ed è il rispetto che ogni componente dei “Cimurri” ha per il proprio familiare. Ma soprattutto per i figli, Raffaella, Chiarino e Giorgio, significa rispetto antico per la madre Jole, la moglie che Giannetto chiama ancora oggi affettuosamente e spontaneamente “mamma”, e per un padre che non solo rappresenta il passato ma anche la solidità pragmatica del presente. Giannetto Cimurri è passato attraverso le esperienze dirette della pratica sportiva col calcio e l’atletica leggera, oltre al ciclismo, prima di dedicarsi all’arte del massaggio e diplomarsi anche istruttore dell’Unione Velocipedistica Italiana. Per dodici anni ha seguito e preparato in palestra uno dei pugili più eclettici in Italia e in Europa, negli anni Trenta e Quaranta, Gino Bondavalli. Più tardi ha contribuito ad allevare un altro promettente giovane pugile, William Poli. Ha fondato nel 30 il Velo Club Reggio di cui e tuttora past-president e nel ’51 ha creato il “Premio Disciplina” che da oltre trent’anni viene assegnato al ciclista reg- giano che si è messo in particolare luce durante la stagione. La sua più recente iniziativa è “l’Asso Mondiale”, la riunione annuale di tutti i campioni mondiali viventi in Italia. Lunghissimo l’elenco delle onorificenze che Giannetto ha avuto: tra le altre, la Croce dell’Ordine Ospedaliero di Malta nel ’49. due medaglie d’oro, nel ’56 e nel ’66. dal Comitato Regionale Emiliano della F.C.I. per l’attività svolta in favore del ciclismo, la Croce di Cavaliere della Repubblica nel ’65 per ‘meriti sportivi, una medaglia d’oro “San Silvestro” da parte dei giornalisti sportivi, due Stelle al merito dal CONI e un distintivo d’oro sempre al merito dalla Federazione ciclistica per i 50 anni di attività e infine una medaglia d’oro dall’Associazione corridori consegnata a Cimurri da Fiorenzo Magni il 10 gennaio 1982, con una dedica semplice, lapidaria ma esplicativa: “All’insostituibile Giannetto”.