cm. 18,5 x 11, pp. 420, brossura, in ottime condizioni.
«La fortuna di Trotskij è stata strettamente connessa alle vicende alterne del movimento operaio e comunista dell’ultimo mezzo secolo. Esaltato, assieme a Lenin, come il leader della rivoluzione negli anni eroici dell’Unione Sovietica e dell’Internazionale comunista, diventava in pochi anni l’eretico per antonomasia, contro cui veniva lanciata una delle campagne di denigrazione e di calunnia più monumentali che la storia abbia conosciuto. Con l’aprirsi della crisi dello stalinismo e l’esplodere delle contraddizioni delle società di transizione, la figura di Trotskij comincia a riemergere e a imporsi con prepotenza, tanto che dopo la maledizione dell’era staliniana egli riappare alle nuove generazioni come un maestro nel pensiero e nell’azione. Anche per questo la conoscenza dei suoi scritti riveste un grande interesse: persino, supponiamo, per coloro che lo considerano un avversario perché nemico inconciliabile del tipo di società che vogliono difendere»