cm. 19,5 x 13, pp. 96, brossura, in buone condizioni.
Questo saggio di Norman Malcolm è una testimonianza del ruolo crescente che il problema del materialismo sta assumendo nella filosofia anglosassone più recente. È stato Wittgenstein, secondo Malcolm, a scalzare definitivamente la nozione, tradizionale almeno da Descartes in poi, secondo cui noi otteniamo i concetti psicologici per mezzo della cosiddetta osservazione interiore. Eliminata questa nozione, cade ogni ragione per aderire a soluzioni dualistiche del problema mente-corpo, e per credere che una mente umana possa esistere separatamente da un essere umano vivente e corporeo.
Il saggio di Malcolm affronta anche quelle posizioni filosofiche, in un certo senso materialistiche, che adottano punti di vista fisicalisti o comportamentisti alla soluzione del problema mente-corpo. Anche qui, la riflessione di Wittgenstein opera come un decisivo contributo critico che mostra l’intrinseca debolezza di queste correnti di pensiero.
Il volume si conclude dunque su una ricerca e un dibattito ancora pienamente aperti. “Un corretto lavoro filosofico non fa che sciogliere nodi nella nostra comprensione. Il risultato non è una teoria, ma semplicemente niente nodi!”