cm. 21 x 13,5, pp. 104, brossura, in ottime condizioni.
In questo libro – lettera di una donna a una donna – la passione amorosa si fa parola, rinnovando, nell’intimità e nel rigore, le audacie dei primi epistolari romanzeschi. Contrassegnato dai ritmi e dall’urgenza di una ricerca on the road in una casa-macchina, il racconto si srotola rapido, simile a un nastro inciso nella mente e avidamente interrogato. La passione si offre come il caso che altera lo sguardo, come l’inatteso che sconvolge la norma, come l’energia che mobilita la memoria dell’origine e l’invenzione del futuro intorno a un unico oggetto: lo scandalo della felicità. Felicità è il ricongiungimento dei corpi separati, dell’amante all’amata, della figlia alla madre, dell’isola al continente: lungo le tappe del proprio percorso – attesa, malinconia, furore, incantamento il desiderio incrocia il saccheggio e l’esilio. E la separazione metaforica è complicata narrativamente da uno scarto geografico – da un lato una Sicilia accecata di luce, dall’altro un livido Piemonte – che nutre l’immaginazione di distanze. Se i corpi si parlano risoluti, non esiste idioma amoroso che possa accomunate due mondi scagliati lontano, ai poli opposti della psiche.