cm. 27 x 23, pp. 170, brossura, in ottime condizioni.
Lavorare sugli elementi, le modalità, l’innovazione, la storia, l’intero universo della pittura, cercando di trasferirvi all’interno la vita, in un processo di continua, reciproca osmosi, tentando di eliminare ogni ostacolo, ogni impedimento, ogni impoverimento o perdita di sensibilità e di potenzialità comunicative: questo lo spontaneo imperativo, in primo luogo morale, che guida l’impegno pittorico di Patelli.
Su tali fondamenti, costante sarà la ricerca di una sempre più ampia libertà in tutti i vari aspetti e momenti dell’esperienza creativa. Persino il modo di appoggiare i pigmenti sulla superficie diverrà più sciolto e aereo, forse sull’onda anche di una riaffiorante memoria pollockiana. Lo spruzzo. Il gocciolio cromatico che ne consegue, lungi dall’ispessirsi, dal proporsi quale immediata testimonianza materica della continuità della danza gestuale attraverso la quale il grande demiurgo americano cercava il proprio equilibrio e il proprio ordine nell’immersione panica nell’universo, nell’europeo Patelli andrà infatti acquistando significative trasparenze, in grado di alludere, come in un moltiplicarsi di leggerissime sfere magiche, a imprevedibili profondità virtuali, enucleando flagranti microcosmi, vere e proprie autonome monadi, elementi costitutivi e conoscitivi di tutto l’universo, ricche di cristallina energia.