Caratteristiche e condizioni:
cm. 20,5 x 12,5, pp. 264, copertina rigida con sovraccoperta, in ottime condizioni. Traduzione di Giorgio Agamben.
Contenuto:
Il 27 ottobre del 1946, in una scheda scritta a matita, che porta in cima, in lettere maiuscole, l’argomento a cui è dedicata (l’iniziazione) e il luogo (Sanga), Marcel Griaule registrava questa breve considerazione su un fatto appena avvenuto: «Il vecchio Ogotemmêli, facendomi proporre da Gana una camicia garantita contro le pallottole, voleva entrare in contatto con me. La storia imbrogliata che Gana ha raccontato non aveva altro senso». Attraverso uno stratagemma da nulla, la vendita di un amuleto, un vecchio dogon lo aveva attirato nella sua casa.
Ha questo piccolo inizio una storia tra due uomini, Ogotemmêli e Griaule: il primo, il vecchio che con voce sommessa parlerà rivelando a poco a poco, lungo trentatré giornate, gli intrichi e le complessità di un mito; il secondo, l’etnologo che ascolterà ponendo solo rare domande, il cui frutto sarà un libro, Dieu d’eau, dio d’acqua, che da quando è uscito, nel 1948, non ha mai cessato di suscitare critiche ed emozioni violentemente opposte. L’esperienza che vi è narrata, eccezionale perché fino ad allora inedita, dell’iniziazione di un occidentale alle conoscenze esoteriche di una cultura africana, ha infatti richiamato su di sé un’attenzione altrettanto eccezionale, e che tuttora continua.