Caratteristiche e condizioni:
cm. 22 x 15, pp. 400, brossura, in ottime condizioni.
Contenuto:
Marcel Jousse, con L’antropologia del gesto, mette in discussione l’egemonia di una civiltà dominata dalla scrittura, che per secoli ha preteso di imporsi come unica espressione culturale. Per Jousse, il “libresco” finisce per oscurare gli abissi più profondi dell’essere umano, dove si origina ciò che vi è di più autenticamente umano.
Secondo l’autore, ogni individuo non solo subisce le pressioni del cosmo, ma le assimila e le “mima” spontaneamente, seguendo un ritmo unico che gli è proprio. La sua visione rivoluzionaria si fonda sulla rivalutazione dell’oralità, che egli ritrova intatta tra i “primitivi” e nelle più antiche redazioni dei Vangeli, espressione perfetta delle dinamiche antropologiche comuni all’umanità.
Tuttavia, Jousse non si limita all’esegesi biblica: da scienziato, mette in luce le radici concrete della conoscenza, opponendosi alla rigidità concettuale che ostacola il fluire della vita. Con questa opera, Jousse compie un atto di liberazione intellettuale, restituendo centralità al gesto e all’oralità come elementi fondativi della cultura e dell’identità umana.