Caratteristiche e condizioni:
cm. 21,5 x 13,5, pp. 392, brossura, in ottime condizioni.
Contenuto:
Nel corso della storia italiana, il confine orientale è stato spesso un teatro di tensioni e confronti: inizialmente visto come il palcoscenico dell’aspirazione risorgimentale per l’unificazione del paese, in seguito divenne una frontiera tra mondi e ideologie durante la guerra fredda. Dopo la sconfitta nella guerra del 1866, che tuttavia integrò il Veneto nel nascente Regno d’Italia, l’autrice analizza minuziosamente le vicende di questo confine conteso. Si esaminano gli sviluppi dell’irredentismo, il ruolo dell’Italia nella Prima Guerra Mondiale e la ristrutturazione territoriale post-conflitto sulle rovine dell’Impero Austro-Ungarico, inclusa la nota protesta dell’occupazione di Fiume. La narrazione prosegue con la politica espansionistica del regime fascista, le intense dispute con la Jugoslavia, la divisione del territorio stabilita dal trattato di pace del febbraio 1947 e il ritorno di Trieste sotto l’egida italiana nel 1954 dopo un periodo di amministrazione alleata, concludendo con i decenni seguenti all’era della guerra fredda.