cm. 16,5 x 12, pp. 252, brossura, in buone condizioni.
Costretta tra Croce e Lukács la critica cinematografica italiana del dopoguerra ebbe qualche ardimentoso fuori-norma che seppe guardare opere e autori con occhio libero da pregiudizi ideologici e però coinvolto. provocatorio, irrequieto. Marotta si esercito nella critica settimana dopo settimana tra gli anni Cinquanta e i primi Sessanta in memorabili corpo a corpo soprattutto con gli autori italiani. Rossellini e Fellini, De Sica e Antonioni, Pasolini e Visconti vennero interrogati, discussi, capiti, contraddetti da Marotta con fraterno accanimento, in recensioni che sono anche il racconto di un’Italia e di un cinema degni di entusiasmi e contrasti, di amorose battaglie.