cm. 24,5 x 16, pp. 394, brossura, volume intonso, come nuovo.
“La politica delle Potenze e degli stati minori nei confronti dell’Austria e dei tentativi da questa fatti, in maniera diversa, per unirsi alla Germania, nel quadriennio che va dalla dissoluzione dell’Impero asburgico alla firma dei protocolli di Ginevra dell’ottobre 1922 per la ricostruzione finanziaria di quello stato, nonostante sia stata al centro di analisi e di dibattiti contemporanei e seri che si protraggono fino ad oggi, non sembra essere stata ancora individuata in tutte le sue linee essenziali. Parallelamente, proprio per il fatto che ancora se ne discuta ed appaiano sempre, con una certa regolarità, nuovi contributi in materia, pare non essere stato ancora esaurientemente studiato e compreso nelle sue motivazioni e nei suoi atti il tentativo, che non sembra retorico definire quasi disperato, voluto soprattutto forse più dai socialdemocratici che dai pangermanici austriaci (mentre la posizione del terzo grande partito, il cristiano-sociale, appare via via passiva, incerta, estranea e contraddittoria, sino al definitivo rigetto, voluto dal cancelliere Seipel) di realizzare l’Anschluss.”