Caratteristiche e condizioni:
cm. 18 x 12,5, pp. 228, copertina rigida con sovraccoperta (tracce d’uso), in buone condizioni.
Contenuto:
Martin Buber, autore di questo libro, è una delle più eminenti personalità dell’ebraismo moderno. Professore all’Università di Francoforte sul Meno fino al 1933 e successivamente, dal 1938, all’Università di Gerusalemme, Buber rappresenta la coscienza religiosa del nuovo Stato ebraico.
Partendo dalle più antiche testimonianze bibliche, passando per il Talmud, il libro dello Zohar e i testi chassidici, l’autore giunge fino al sorgere e al delinearsi del moderno pensiero sionista. Buber illustra i tentativi di inserire il sionismo nelle moderne correnti di pensiero (liberalismo, socialismo, idea di nazione) e di realizzarlo praticamente nello Stato di Israele. Due motivi fondamentali ricorrono nel corso dell’opera: il popolo di Israele ha una missione da compiere in seno all’umanità e Israele non può adempiere a questa missione se non in stretto rapporto con la sua Terra, la Palestina.
La parte più ampia e appassionata del libro è dedicata a questo rapporto reciproco tra un popolo eletto e una terra eletta. La Terra non rappresenta un oggetto morto e passivo, ma un socio attivo e vivente in una collaborazione che sola permetterà la realizzazione della grande missione del popolo ebraico.
Questo libro di Buber soddisfa l’esigenza di informazione viva in chiunque, dopo le tragiche vicende degli ebrei nell’ultimo conflitto e di fronte all’esperienza dello Stato di Israele, sia interessato a comprendere i motivi ideali degli avvenimenti cui assiste.