cm. 33 x 25, brossura, in ottime condizioni.
Se prendiamo un compasso e lo centriamo su Milano vedremo che nel cerchio tracciato entra tutta l’Europa e l’Africa settentrionale: Milano, cioè, è al centro dell’Eurafrica, di quel l’entità geografica, economica e politica che sarà la realtà degli anni duemila, (che ci vengono velocemente incontro!). Ma per ché, allora, il titolo: «Milano è bella?». Cosa ha a che fare la bellezza con la posizione geografica, col dinamismo, con le possibilità commerciali, industriali, culturali di Milano? Il titolo è pertinente perché non proporremmo Milano a sede di organismi internazionali, se non la soccorresse, fra le altre qualità, anche il viatico della bellezza. Prima di tutto perché siamo in Italia e il bello è una componente essenziale del nostro Paese. Poi, perché è regola di alta politica, rendere, agli ospiti, gradito e desiderato il soggiorno. Infine perché i milanesi stessi, per primi, si sono autoconvinti che Milano non sia bella. Forse per un complesso d’orgoglio: Milano non può paragonarsi a una Firenze, a una Venezia, a una Roma: i milanesi, quindi, si escludono a priori dai confronti – hanno ben altre cose a cui pensare!, e chiudono il discorso proclamando che Milano non è bella. Non riflettono, però, che Venezia, Firenze, Roma sono più miracoli che città, e che, tra le città del mondo (città, non miracoli) Milano è fra le più belle.