cm. 20 x 14, pp. 380, brossura, in ottime condizioni.
30 giugno 1934, le sei di mattina. A Bad Wiessee, tranquilla stazione termale della Baviera, Hitler, alla testa di un drappello di SS, sorprende nel sonno i capi delle SA, i suoi camerati della prima ora guidati da Röhm. L’ordine è di catturarli e ucciderli senza pietà. La loro colpa? Aver tramato contro il Führer: è la drammatica “notte dei lunghi coltelli». Bertolt Brecht nella Resistibile ascesa di Arturo Ui e Luchino Visconti nella Caduta degli dei l’hanno rievocata in un clima da tragedia shakespeariana. Ma la realtà supera in potenza le evocazioni dell’arte. Max Gallo ha esplorato gli archivi, ha intervistato i testimoni, ha visitato i luoghi dove si svolsero i fatti. E nel suo intrigante e meticoloso racconto ci svela, in un agghiacciante crescendo, la verità e i retroscena di quella notte cruciale. Che segnò l’inizio di una stagione di eccidi, di follie, di tragedie sempre più incontrollabili.