cm. 22 x 31, pp. 112, brossura, in buone condizioni.
Il libro “Me vien in mente” offre un viaggio nel tempo attraverso immagini rare e preziose, accompagnate da didascalie dettagliate, per soddisfare la curiosità del lettore sulla storia di Muggia negli ultimi cento anni. Dopo la caduta della Repubblica di Venezia nel 1797 e l’avvento della dominazione austriaca, Muggia affrontò sfide economiche significative, culminate nella soppressione delle saline nel 1829. La comunità si adattò puntando su pesca, olivicoltura, viticoltura e l’estrazione di arenaria. Tuttavia, la vera svolta avvenne con l’apertura di industrie navali da parte delle famiglie Tonello e Strudthoff, che trasformarono l’economia locale e stimolarono lo sviluppo sociale.
Questo cambiamento portò a una maggiore consapevolezza di classe tra il proletariato, sfidato da lavoro minorile, emigrazione rurale, alcolismo e l’adozione acritica di nuove ideologie. Nonostante ciò, la comunità rispose attivamente, fondando la Società Operaia “La Fratellanza” nel 1887 e abbracciando l’ideologia socialista verso la fine del secolo, con la Federazione Lavoratori e Lavoratrici che promuoveva l’emancipazione e la solidarietà di classe.
La cultura e la politica muggesana furono animate da fermenti culturali, manifestazioni per l’istruzione universitaria italiana e la democratizzazione elettorale. Il socialismo si intrecciò con il radicalismo democratico risorgimentale, evidenziando la natura profondamente italiana del movimento locale. Tuttavia, le tensioni tra le diverse ideologie non mancarono, soprattutto con l’avvento del fascismo, che paralizzò la vita politica e le autonomie democratiche.
Dopo la Seconda Guerra Mondiale, Muggia dovette affrontare la perdita di parte del suo territorio, ma la Resistenza preparò il terreno per una nuova classe politica nell’Italia repubblicana. Questo libro non solo racconta la storia di Muggia ma anche come la comunità ha navigato e risposto ai cambiamenti politici, economici e sociali, rimanendo resiliente attraverso le epoche.