cm. 17 x 12,5, pp. 174, brossura, fioriture, in buone condizioni.
Attraverso la sua attività molteplice dalla costruzione di edifici notevoli alla redazione di progetti polemici, dalla collaborazione a giornali e periodici all’organizzazione di mostre e di lavori in équipe, Giuseppe Pagano ha avuto gran parte nel rinnovare la cultura architettonica italiana.
In quest’azione una funzione determinante è stata svolta da Casabella, che egli e Persico trasformarono nella nostra rivista di architettura più informata e avanzata nel dibattito delle idee, e che Pagano diresse da solo dopo il ’36, conservandone e anzi precisandone, anche negli anni più difficili del fascismo, il carattere coraggioso e spregiudicato.
La tenace polemica di Pagano non si propose di imporre i canoni di una poetica più o meno personale, ma di diffondere largamente un linguaggio e un metodo che preparassero una vasta categoria di professionisti ad affrontare i problemi a loro posti dalla società moderna.
La conseguente incomprensione, da parte sua, per la ricerca esasperata dell’originalità e per il “lirismo” di certa architettura non rappresenta un limite della sua capacità critica, quanto invece un aspetto coerente della sua concezione che, avendo assimilato i fondamenti del movimento architettonico moderno, vede giustamente in un metodo razionale e antiformalista una delle condizioni per istituire una nuova tradizione edilizia, esigenza che è ancora oggi urgente e di difficile soluzione.