cm. 21 x 15,5, pp. 172, brossura, in buone condizioni.
Per eliminare il conflitto tra l’uomo e la natura, il divario tra “Nord” e “Sud” del nostro pianeta, tra ricchi e poveri, è necessario un piano fondamentale di sviluppo organico che consideri la Terra come un insieme unico, i cui limiti fisici sono finiti.
Ma una rappresentazione globale del mondo è semplicistica se non si tiene conto dell’eterogeneità fra le regioni socio economiche che lo compongono e delle specificità di ciascuna: delle innumerevoli differenze culturali e ambientali, dei diversi livelli di sviluppo, della distribuzione disuniforme delle risorse naturali.
Gli autori di questo nuovo rapporto al Club di Roma hanno sviluppato un modello, basato sulla simulazione matematica con elaboratori elettronici, diverso da qualsiasi altro tentato in precedenza.
Esso infatti valuta i divari esistenti oggi nel mondo, che viene rappresentato come un sistema, cioè un insieme di parti mutualmente interagenti e interdipendenti.
Con questo modello, Mihajlo Mesarovic e Eduard Pestel si propongono di offrire a coloro cui competono le decisioni politiche ed economiche uno strumento di valutazione globale che consenta loro di ‘giocare d’anticipo’ rispetto alle crisi che si approssimano e di evitare le pericolose soluzioni del pragmatismo alla giornata.