cm. 19,5 x 12, pp. 718, brossura, in ottime condizioni.
La prima apparizione diย Menzogna e sortilegioย (Premio Viareggio 1948) fu una sorprendente smentita a quanti denunciavano una presunta crisi dell’arte del romanzo. Contro i pregiudizi contemporanei, questo si proponeva come un vero romanzo, secondo i modelli della grande tradizione, che da Stendhal, a Tolstoj, arriva a Proust: specchio di una intera societร umana, dove le relazioni e i personaggi del dramma reale si riconoscono in tutta la loro pietร ; e al giro conchiuso di ogni generazione e di ogni destino rispondono altre dimensioni senza termine, imitando il movimento della realtร stessa.
Menzogna e sortilegioย si serve di un linguaggio inventato e fantastico, in cui il pretesto dell’allusione e del gioco non รจ altro che una specie di pudore per difendere l’intimitร troppo scoperta di una straordinaria confessione.