cm. 19,5 x 12,5, pp. 424, brossura, in ottime condizioni.
“Morgan… aveva riscoperto a modo suo in America quella concezione materialistica della storia che quarant’anni prima era stata scoperta da Marx e che, nel raffronto tra barbarie e civiltà, l’aveva portato, nei punti principali, agli stessi risultati di Marx. E come in Germania Il Capitale fu per anni sia zelantemente plagiato dagli economisti di professione, sia circondato dal più ostinato silenzio, proprio così fu trattata in Inghilterra dai portavoce della scienza ‘preistorica’ l’Ancìent Society di Morgan.” Questo giudizio di F. Engels è di per sé più che sufficiente a mettere in risalto l’importanza di questo grande classico che merita di situarsi al livello di opere come L’origine della specie di Darwin, La ricchezza delle Nazioni di A. Smith, e i capolavori di Einstein, Freud, Weber. Per quanto riguarda l’attualità di Morgan giova riferirsi alla recente esplosione di ricerche antropologiche di ispirazione marxista, come quelle che dobbiamo a Godelier, Terray, Meillassoux, senza contare il grande dibattito in corso intorno al modo di produzione asiatico, dibattito all’interno del quale il rapporto tra Marx e Morgan occupa un ruolo di prim’ordine.