cm. 18 x 10,5, pp. 442, brossura, in ottime condizioni.
«Un documento indispensabile per capire la realtà cinese» ha scritto «The Times». Chi sono, come vivono, cosa pensano gli abitanti di un qualunque villaggio cinese? Nel 1962, Jan Myrdal ha ottenuto il permesso di soggiornare due mesi a Liu Ling, un borgo agricolo dello Shensi. Qui, con l’aiuto di un interprete e di un magnetofono, i contadini, il capo del partito, il maestro, il medico, la levatrice, gli hanno raccontato la propria vita. Il libro che ne è nato – scrive Myrdal – «si propone di mostrare con la massima precisione possibile il modo con cui essi Vedono la realtà in cui sono immersi, e lo spirito con cui affrontano una delle più grandi rivoluzioni politico-sociali dell’età moderna. Non è un’inchiesta sul “villaggio cinese” in generale, tanto meno un resoconto sulla politica agraria della Cina comunista. Eppure, proprio perché considera un villaggio specifico e si attiene ai fatti concreti, esso permetterà di meglio capire e interpretare il fenomeno generale. Chi vuole può leggere le varie interviste contenute in questo libro come altrettanti racconti a sé, documenti umani cli un’epoca decisiva».