cm 21 x 15, pp. 168, brossura, in ottime condizioni.
Nello stendere questo lavoro sono stato consapevole, fin da principio, di esprimere delle opinioni poco conformi al comune modo di pensare, tanto per il punto di vista da cui ho voluto considerare l’argomento quanto per i giudizi che ho formulato su di esso. Ma, come sono stato consapevole di ciò, mi sono anche fermamente studiato di non uscire mai dalla concretezza che tale argomento mi imponeva: dalla sua attualità intendo dire, dal dibattito che vi si fa attorno, dall’analisi dei suoi aspetti più ordinari. In altre parole, benché l’approccio sia risultato di carattere «religioso», ho voluto che la materia fosse sempre la tecnica, la storia, il costume dell’alpinismo stesso.
Tutto ciò potrebbe creare qualche perplessità: da un lato tra i normali lettori del genere cosiddetto «di montagna», che si troverebbero a destreggiarsi tra concetti a loro poco familiari, dall’altro tra gli «specialisti del pensiero» che, più avvezzi a orientarsi tra termini dotti, sarebbero tuttavia poco interessati a considerare gli aspetti minuti della pratica alpinistica.