cm. 21,5 x 14, pp. 270, copertina rigida con sovraccoperta, in condizioni molto buone.
Disinganni precoci, disoccupazione e studio accademico: Ruggero Orlando e gli anni dell’aquila. Cresciuto nel contesto dei movimenti giovanili del fascismo, Orlando è stato un ribelle psicologico e attivo durante l’esilio e la guerra. Solo dopo che le dittature di Mussolini e Hitler sono crollate nella tragedia da esse scatenata, ha potuto godere di una vita familiare e professionale regolare, a un prezzo molto alto.
È in questo contesto che il presente romanzo, originariamente concepito come un’espressione di sfogo, ha preso forma. Non è un’autobiografia: Orlando appartiene a una generazione successiva alla prima guerra mondiale, non ha mai vissuto in Etiopia né in Spagna. Tuttavia, sono state le delusioni e i drammi dei suoi predecessori anziani, condannati senza possibilità di redenzione, a ispirare maggiormente l’autore.
Il distacco e l’oggettività con cui il protagonista e gli altri personaggi sono ritratti sono stati influenzati dal fatto che il romanzo è stato scritto in parte in Inghilterra e principalmente in America, dove Ruggero Orlando lavora come corrispondente per la Radiotelevisione Italiana. Questo libro, scritto da Ruggero Orlando con la sua consueta immediatezza discorsiva, può essere definito “Il romanzo della generazione bruciata”. È una narrazione avvincente in cui vengono richiamati i momenti più noti del ventennio fascista, legandoli a una vivace immaginazione che fonde personaggi ed eventi storici con personaggi e vicende in parte inventati, ma virtualmente reali, poiché trovano riscontro nei casi di numerosi italiani che hanno vissuto, operato e fatto scelte durante il turbolento periodo che va dalla prima alla seconda guerra mondiale.
Sebbene il libro susciterà sicuramente un grande interesse tra i lettori della generazione che oggi ha raggiunto la piena maturità, è lecito prevedere che offrirà anche motivi di forte suggestione e di riflessione profonda alle generazioni più giovani, che non hanno partecipato né sono state testimoni di quel periodo.
D’altra parte, la tensione narrativa, l’ampio spettro dei sentimenti umani che vanno dalla violenza alla tenerezza, le svolte e le soluzioni imprevedibili conferiscono al romanzo un’attrattiva e una validità indipendenti dal contesto storico in cui si svolge.