cm. 30,5 x 24, pp. 230, copertina rigida con sovraccoperta, in ottime condizioni.
Questo trattato, destinato a coloro che sono già profondi conoscitori della danza, viene presentato nella sua scheletrica semplicità, senza presunzioni letterarie (non servirebbero allo scopo) e si ripropone sostanzialmente di esporre fatti concreti, come si può vedere dalla documentazione fotografica.
La materia d’insegnamento comprende otto anni di studio normale e due di perfezionamento basati sulla tecnica virtuosistica. Sono suddivisi in tre anni inferiori, tre anni medi e due superiori.
Prima di andare oltre, premetto che essendosi già ampiamente discusso e scritto sulla terminologia francese dei vari passi e avendo ormai tutti raggiunto una sufficiente cultura che non lascia più dubbi, per esprimermi ritengo più semplice adottare il gergo in uso tra i danzatori, anche perché la terminologia dei vari passi proviene da luoghi comuni che possono avere delle piccole differenze di espressione in rapporto alla traduzione italiana.
La serie fotografica illustrativa, fatta eccezione per alcune sequenze dei corsi inferiori, non è stata creata appositamente, ma reperita tra il materiale fotografico giacente negli archivi della scuola ed adattato secondo la esigenza dei passi. La maggior parte delle foto risale a molti anni fa, molti negativi sono danneggiati, altri dispersi, ed è stata una grande fatica riuscire a mettere insieme tanto materiale che, anche se fotograficamente non è eccellente, illustra le varie posizioni di danza in rapporto al testo. La cosa più importante mi sembra che le singole allieve corrispondano esattamente agli anni di studio rappresentati e che siano elementi da me creati che hanno frequentato o che frequentano la mia scuola, prima a Venezia ed attualmente a Roma: da ciò si può desumere il mio metodo d’insegnamento e i risultati raggiunti, come mi furono trasmessi magistralmente da Teresa Battaggi, discendente diretta di Carlo Blasis e alla cui memoria dedico questo libro per immortalarla nella storia della danza italiana.
MARCELLA OTINELLI