cm. 22 x 14,5, pp. 444, copertina rigida con sovraccoperta, in ottime condizioni.
Per quanto vasta sia, in Italia e fuori d’Italia, la letteratura intorno alla vita, al pensiero e all’opera di Antonio Gramsci, mancava ancora una ricerca non specifica o settoriale, rivolta a ricostruire geneticamente il pensiero di colui che ormai molti sono concordi nell’indicare come la più originale personalità del marxismo in Europa tra le due guerre mondiali. A questa indagine ha atteso per molti anni un giovane studioso, Leonardo Paggi, la cui opera approda alla definizione di un rapporto di profonda unità tra la formazione intellettuale giovanile, l`elaborazione politica nel Partito comunista d’Italia e nell’Internazionale comunista e la riflessione dei Quaderni del carcere: una unità e una continuità di sviluppo al cui centro sta il concetto di «scienza politica», di derivazione leniniana e insieme profondamente innovatore rispetto alla tradizione marxista e leninista. Il primo volume dell’opera di Paggi, Nella crisi del socialismo italiano, è dedicato al periodo che va da Il Grido del Popolo (1916-1918) ai primi anni di vita del Partito comunista d’Italia (1921-1922).