cm. 22 x 14, pp. 586, copertina rigida con sovraccoperta, in ottime condizioni.
Entrato in un negozio per comprare una borsa alla fidanzata, Kemal Basmaci, trentenne rampollo di una famiglia altolocata di Istanbul, si imbatte in una commessa di straordinaria bellezza: la diciottenne Fรผsun, sua lontana cugina. Fra i due ha ben presto inizio un rapporto anche eroticamente molto intenso. Kemal tuttavia non si decide a lasciare Sibel, la fidanzata: per quanto di mentalitร aperta e moderna, in lui sono comunque radicati i valori tradizionali (e anche un certo opportunismo). Cosรฌ si fidanza e perde tutto: sconvolta dal suo comportamento, Fรผsun scompare, mentre Kemal, preda di una passione che non gli dร tregua, trascura gli affari e alla fine scioglie il fidanzamento. Quando, dopo atroci patimenti, i due amanti si ritrovano, nella vita di Fรผsun tutto รจ cambiato. Kemal perรฒ non si dร per vinto. In assoluta castitร , continua a frequentarla per otto lunghi anni, durante i quali via via raccoglie un’infinitร di oggetti che la riguardano: cagnolini di porcellana, apriscatole, righelli, orecchini… Poterli guardare, assaggiare, toccare รจ spesso la sua unica fonte di conforto. E quando la sua esistenza subisce una nuova dolorosa svolta, quegli stessi oggetti confluiranno nel Museo dell’innocenza, destinato a rendere testimonianza del suo amore per Fรผsun nei secoli futuri. La storia di un’incontenibile passione, ma allo stesso tempo uno sguardo ora severo, ora ironico, ma certamente non privo di profondo affetto sulla Istanbul di quegli anni e sulla sua contraddittoria borghesia.