cm. 23 x 15,5, pp. 250, brossura, in ottime condizioni.
Il giovane Hans Urs von Balthasar, uno dei più grandi teologi del Novecento, con inconsueta erudizione opera una folgorante sintesi, abbracciando, con un sintetico sguardo di insieme, la parabola della cultura tedesca dalla fine del Settecento alla contemporaneità. Con l’Apokalypse der deutschen Seele, il teologo svizzero inaugura la sua riflessione filosofica e teologica, al principio di una stagione drammatica i cui tratti “apocalittici” si riflettono nella tensione teoretica e morale che segna e permea l’intera opera.
Questo libro ne mette in luce la struttura teorica a partire dalla domanda escatologica, “lo stare dell’uomo di fronte alle cose ultime”. Essa non solo agglutina l’enorme ricchezza di materiale filosofico, letterario e teologico, ma, intrecciandosi a temi cruciali di filosofia della storia, ne scolpisce i contorni leggendoli attraverso molteplici immagini mitiche fatte orbitare attorno alle figure-simbolo di Prometeo e Dioniso. Dal centro mitico si dischiude ed articola la problematica politica in una suggestiva analisi destinata a trovare un’eco significativa nel secondo Dopoguerra, come dimostra la massiccia ripresa di temi escatologici proprio sul terreno filosofico-politico, da Karl Löwith a Jakob Taubes. Lo sviluppo teologico in cui il percorso balthasariano in fine sfocia, fa dell’Apokalypse un importante tassello per comprendere il cammino di Balhasar che conduce alla successiva Teologia della storia.