cm. 20 x 13,5, pp. 282, brossura, in ottime condizioni.
Maria Sofia di Borbone sorella dell’imperatrice Sissi e cugina del folle Ludwig II – bella, intrepida, avventurosa, temuta da Cavour, fu nell’Italia postunitaria il simbolo del legittimismo reazionario. Regina di Napoli a 18 anni, eroica protagonista dell’assedio di Gaeta, animatrice del brigantaggio politico meridionale, adorata dai suoi soldati e dagli eroi romantici, Maria Sofia, che D’Annunzio chiamerà aquiletta bavara», sebbene avesse al fianco l’imbelle e fatalista consorte Franceschiello, combatté una lunga battaglia senza regole e senza quartiere contro gli odiati Savoia. Fatta oggetto dai suoi avversari di campagne scandalistiche che miravano ad offuscare l’immagine, Maria Sofia, che fu comunque protagonista di un’appassionata e segreta storia d’amore, continuò a lottare e a cospirare, anche dopo l’Unità d’Italia, per la riconquista del suo regno. Si schierò persino con gli anarchici, grazie ai quali poté compiere la sua più terribile vendetta, come per la prima volta si racconta in questo libro.