cm. 20,5 x 14,5, pp. 394, brossura, in ottime condizioni.
Un’antologia, questa del Picciòla – che viene ora riproposta in anastatica – che documenta, in particolare, l’importante stagione ottocentesca triestina ricca di echi e di risonanze dantesche, foscoliane, leopardiane, romantiche e tardoromantiche, carducciane, pascoliane, dannunziane, tra le altre: espressione di una laboriosa officina poetica che si preparava a vedere la nascita di un grande protagonista della modernità poetica italiana ed europea come Saba, qui presente come un anello che collegava la cultura testimoniata in queste pagine con la stagione successiva, quella che avrebbe avuto il destino di rendere famoso nel mondo il volto della Trieste letteraria di livello e di qualità.