illustrazione al piatto di Giorgio Morandi (Natura Morta – 1912)
cm. 13,5 x 10, pp. 132, brossura con sovraccoperta, in buone condizioni, esemplare n.324 di una tiratura di 2000 copie.
Filippo Tommaso Marinetti, Fondazione e Manifesto del Futurismo; A mon Pégase, da La Ville charnelle, 1908; Uccidiamo il chiaro di luna, da Uccidiamo il chiaro di luna, Milano, 1911. Parole in libertà (Manifesto futurista, 1915): Marinetti, Montagne + Vallate + Strade x Joffre; Cangiullo, Le Coriste; Govoni, Il palombaro; Paolo Buzzi, Bombardamento aereo. Libero Altomare, A un aviatore, da I poeti futuristi, 1912. Giovanni Bellini, Campane; Allegria; Richiamo alle armi, da Arciviaggio, 1921. Mario Bètuda, La donna del trivio, da I poeti futuristi, 1912. Paolo Buzzi, Inno alla Poesia nuova; Il canto della città di Mannheim, da Versi liberi, 1913. Francesco Cangiullo, Il Sifone d’Oro, da «Lacerba», 1. 9. 1913. Enrico Cavacchioli, Tempo di tamburo; Fuga in aeroplano, da Cavalcando il sole, 1914. Auro d’Alba, Locomotiva adriatica, da Baionette, 1915. Luciano Folgore, L’Elettricità; Futurismo hurrà!, da Il canto dei motori, 1912. Corrado Govoni, La città morta, da «Lacerba», 15. 3. 1913; Venezia, da «Lacerba», 15. 7. 1913; Autoritratto, da «Lacerba», 27. 3. 1915. G. P. Lucini, Per chi?…, da Revolverate, 1919; Leit-Motif, da La Solita Canzone del Melibeo, 1910; L’Inno alla Notte, da «La Voce», 25. 12. 1913. Francesco Meriano, Herano-Melachrino, da Equatore Notturno, 1916. Aldo Palazzeschi, Rio Bo; La fontana malata, da Poemi, 1909; L’Incendiario; E lasciatemi divertire (canzonetta), da L’Incendiario, 1910; Sua Leggerezza Perelà, da Il Codice di Perelà, 1911; Il Controdolore, Manifesto futurista, 29. 12. 1913; Uscendo da Grelot, da «La Voce», 15. 12. 1914; Raccomodano il selciato, da Poesie, 1930. Ardengo Soffici, Via, da «Lacerba», 15. 7. 1913; Arcobaleno; Mattina, da Simultaneità e chimismi lirici, 1919. Italo Tavolato, Contro la morale sessuale, da Contro la morale sessuale, 1913.