cm. 21 x 15,5, pp. 304, brossura, in ottime condizioni.
Ogni attività umana per riuscire utile dev’essere comunicabile e deve perciò possedere o elaborare un linguaggio che l’esprima. Lettere, numeri, colori, note possono divenire volta a volta simboli che, ordinati in messaggi, consentono di trasmettere e ricevere informazioni e di capire i diversi linguaggi, sia quello delle statistiche economiche o quello delle composizioni poetiche. I codici in cui i simboli sono trasmessi percorrono canali di natura molto diversa, che l’industria del le comunicazioni mette a nostra disposizione: ciò ha reso l’informazione oggetto di ricerca scientifica, entità definita rigorosamente e misurabile attraverso l’esame di ciascun linguaggio particolare.
L’argomento cui è dedicato questo volume è perciò essenzialmente matematico: si fonda su ipotesi ben definite per giungere alla formulazione di teoremi riguardanti le fonti di trasmissione e i canali di comunicazione. «La teoria dell’informazione – afferma l’Autore – è utilmente connessa con i linguaggi scritti e parlati, con la trasmissione elettrica o meccanica di messaggi, con il comporta mento delle macchine e, forse, anche con il comportamento stesso dell’uomo.»
L’Autore assume due impegni precisi nei riguardi del lettore: da una parte egli presenta la teoria dell’informazione nei suoi rapporti con le altre branche, vecchie e nuove, della scienza e della tecnica – quali l’elettrotecnica e l’elettronica, la psicologia, la cibernetica – inserendo così la nuova teoria in un quadro generale della conoscenza; d’altra parte egli si propone di sdrammatizzare il contenuto matematico della teoria stessa, senza evitarne banalmente le difficoltà, ma presentando gli strumenti adeguati per una agevole comprensione dei suoi sviluppi.