3 voll., cm. 24,5 x 20, copertina rigida con sovraccoperta, alcune correzioni a penna sulla presentazione, per il resto in ottime condizioni.
È giusto che i piccoli malanni famigliari quotidiani si trattino con rimedi adeguati senza ricorrere ai violenti effetti dei medicinali di sintesi, ma si deve sempre te nere presente che anche le “erbe” sono mediche e devono essere impiegate nel modo giusto e per il minor tempo possibile. Il loro effetto non sarà for se così rapido, ma sicuramente meno traumatico per l’organismo che non i prodotti sintetici. Poche “erbe” danno assuefazione e per evitare anche questo inconveniente è bene sostituirle, dopo una decina giorni, con altre di proprietà analoghe. Non impiegare erbe velenose: il loro uso è sempre carico di incognite e i mezzi famigliari non sono adatti a preparazioni così accurate.
Le erbe medicinali non sono né verdure né fieno ma vegetali che provocano nell’organismo certi determinati effetti che devono essere quelli desiderati. Se compaiono effetti “strani” bisogna inter rompere immediatamente la somministrazione. Non impiegare mai alcun farmaco a cuor leggero, né di sintesi né vegetale, ma documentarsi il più accuratamente possibile e seguire fedelmente quanto viene acquisito. E, fatto molto importante, si tenga presente che i custodi della nostra salute siamo noi stessi, ma che è il medico l’unico qualificato ad aiutarci nell’opera di recupero e di conservazione e non cerchiamo di sostituirci a lui già con la diagnosi.
Non è vero che il medico abbia avversione per le erbe, semplicemente non le conosce, perché durante i suoi lunghi anni di studio nessuno gli ha mai parlato o, se l’hanno fatto, si sono limitati alla Digitale riservando alle altre un sorriso di sufficienza e anche questo si può capire. Le erbe sono merce povera.