cm. 32 x 22,5, pp. 216, brossura, in buone condizioni.
Questo libro è la trascrizione di un manoscritto anonimo, di ottantasei pagine, risalente agli anni intorno al 1822; a tale data fa infatti riferimento la scritta sul frontespizio, nella quale al titolo curioso «Polizia e Cucina (dove polizia sta naturalmente per pulizia) segue un indirizzo (o una dedica) al Comandante della Divisione.
Sull’autore si possono fare infinite congetture. Ad un primo esame la scrittura elegante, curata farebbe pensare ad una donna, così esperta di cucina da dar consigli a padrone e cuoche; ci confermerebbero in questa ipotesi il tono didascalico, talvolta un tantino pedante, dell’introduzione e molti altri particolari, come l’attenzione per la pulizia e l’ordine delle cuoche oppure per l’economia.
Non sono tuttavia indicazioni attendibili, perché l’elegante corsivo può essere frutto delle lezioni di calligrafia impartite allora nelle scuole, attribuibile perciò anche ad un autore; neppure si può scartare l’ipotesi di una co pia, anzi di una bella copia dell’originale. Così l’atteggiamento paternali stico, pur se rispettoso, verso le signore può essere proprio di un Signor Cuoco, una figura assai importante, come si desume da quanto detto nell’introduzione alle ricette; del resto anche l’aver indirizzato il lavoro ad un personaggio come il Comandante (o meglio Governatore) di Divisione, fa supporre una sicurezza tutta maschile, soprattutto se rapportata ai tempi.
Certo si tratta di una persona di notevole senso pratico ed esperienza, di buoni studi, di molta precisione; colpisce infatti l’ordine dato all’opera, con la suddivisione in sedici capitoli, la numerazione delle ricette, i riferimenti precisi. L’autore però, pur avendo premesso al lavoro una magniloquente introduzione, non ha concluso in modo altrettanto solenne l’opera, anzi non le ha dato alcuna conclusione: viene da chiedersi se il manoscritto sia stato completato, rivisto e veramente inviato al Governatore.