cm. 18 x 10,5, pp. 322, brossura, in ottime condizioni.
Il saggio di Postan che, con i volumi di Hobsbawm e di Hill, completa l’arco della storia economica d’Inghilterra, si propone di «presentare un resoconto dell’economia medievale abbastanza semplice da poter essere leggibile ai non iniziati, e tuttavia in grado di riflettere lo stato delle conoscenze nella forma più aggiornata». Abbandonata coscientemente ogni astratta trattazione delle teorie economiche medievali, giacché «la loro discussione non dovrebbe essere separata, come avviene di solito, da quella dei generali sviluppi intellettuali e teorici del tempo», vengono poste in rilievo le caratteristiche «materiali» del mondo medievale inglese: l’attenzione si sposta quindi dalle grandi linee dell’economia feudale agli aspetti concreti e quotidiani della vita sociale dei secoli XII-XVI. Il tema della terra, dei mezzi e degli strumenti impiegati per modificarne e vincerne la natura si affianca, nello studio di Postan, alla descrizione delle strutture istituzionali, il manor e la comunità di villaggio, le quali, compenetrandosi vicendevolmente, organizzano e regolano queste attività; accanto ai temi dell’uso e della tecnologia della terra, delle bonifiche e della struttura della proprietà terriera, oggetto di sue dirette ricerche, vengono accostati gli altri aspetti della vita feudale, legati alla produzione delle merci, al commercio e alla vita urbana, così strettamente connessi all’attività nelle campagne. L’analisi economica e la storia sociale, non più isolate in compartimenti stagni e differenziati, si fondono cosi a delineare un quadro complesso e articolato, dove il termine stesso di feudalesimo si libera delle rigide definizioni per adattarsi a realtà concrete e «materiali».