cm. 22,5 x 14, pp. 170, brossura, dedica alla sguardia, alcune sottolineature a penna e segni verticali al margine del testo.
Cosa potremmo mai rispondere a un extraterrestre che si materializzasse d’improvviso accanto a noi e volesse informazioni sulla strana specie a cui apparteniamo, generosa e feroce, creativa e distruttiva, in guerra con la natura e con se stessa? Per trarci dall’imbarazzo non ci rivolgeremmo probabilmente all’esperto, allo scienziato specialista, allo storico delle idee o al filosofo, personaggi che si perderebbero in discorsi troppo dettagliati o troppo astratti per un alieno che desidera risposte chiare e brevi alle sue domande. La soluzione migliore sarebbe quella di porgli in mano una “guida turistica” che, senza troppe preoccupazioni di inquinare questra o quella disciplina, gli fornisca una visione panoramia delle radici biologiche e culturali dell’Homo Sapiens sapiens. Anche se sappiamo bene che questa guida resterà sempre “umana, troppo umana”, perché, se possiamo ipotizzare l’evoluzione fisica di universi radicalmente differenti dal nostro, non possiamo disegnare un universo mentale diverso da quello che ci è toccato in sorte. Dall’interno della nostra specie possiamo solo testimoniare.