cm. 21 x 14,5, pp. 452, copertina rigida con sovraccoperta, in ottime condizioni.
Per molti anni la guerra di Spagna è stata vissuta dagli spagnoli e percepita dal mondo come una implacabile lotta fra «religioni» contrapposte e inconciliabili: fascismo contro antifascismo, «hispanidad» contro comunismo, cristianità contro ateismo bolscevico. La ferocia della lotta e la prevalenza durante il conflitto delle tendenze più radicali, hanno trasformato i due campi in altrettanti blocchi apparentemente omogenei, dove ogni attore ha perso buona parte dei suoi tratti personali e ogni volto è stato coperto dalla maschera del combattente. Dopo avere dedicato buona parte delle sue opere alle vicende spagnole del ‘900, Paul Preston ha deciso di ricercare nel magma della guerra civile alcune delle personalità che ebbero in quegli anni una parte decisiva per la storia del loro paese. Guidato dalle sue preferenze e da un sentimento che potrebbe definirsi, in alcuni casi, di «attrazione negativa», Preston ha riscritto la storia della guerra attraverso le vite e il destino di nove protagonisti.