cm. 28 x 22, pp. 746, copertina rigida con sovraccoperta, in ottime condizioni.
Con questo volume l’immagine dell’Italia romana si fa quasi completa: al profilo storico, offerto nel volume precedente, della laboriosa costruzione dell’imperium populi Romani (con le crisi che hanno necessariamente accompagnato il progresso dell’opera di unificazione culturale oltre che politica, e con la rivoluzione spirituale suscitata dal Cristianesimo), e al disegno della civiltà artistica e letteraria del periodo repubblicano, seguono ora altri contributi originali sulle arti figurative, sulla letteratura e le biblioteche, sulla religiosità pagana e sulla vita economica, nei quali al dominio della materia si unisce una ricca documentazione iconografica; particolarmente sviluppata è la storia dell’architettura e dell’urbanistica come espressione non solo di progresso tecnico ma anche di visioni politiche, di esigenze sociali, di creatività artistica.
Centro del potere coesivo dell’impero, l’Italia romana è in primo piano nei due volumi dedicati alla sua civiltà. Ma l’opera in cui Roma ha impresso più fortemente il suo proprio segno, la definizione di un sistema giuridico divenuto fondamento del diritto nell’evo medio e nel moderno, esige una particolare trattazione; e questa, insieme con un saggio sullo sviluppo dell’eredità scientifica greca, avrà il posto che le spetta all’inizio del prossimo volume, col quale si concluderà la serie dedicata all’Antica Madre, l’Italia. In esso sarà anche illustrata l’altra grande conquista del mondo classico, che ha la sua premessa, ben più che nell’impulso all’espansione politica e culturale a cui obbedì per primo Alessandro, o a progetti mercantili, nella visione ecumenica che l’opera civile di Roma aveva reso attuale: l’esplorazione, culminata nella traversata oceanica di Colombo, dell’intera superficie terrestre alla luce del pensiero scientifico classico e l’affermazione, non soltanto teorica, dell’unità del genere umano.
Natalino Irti