cm.21 x 15, pp. 222, brossura, in ottime condizioni.
La morte violenta di Rodolfo d’Asburgo è stata a lungo considerata uno dei misteri più inquietanti della corte austriaca. Nel castello di Mayerling, dove fu trovato morto, giaceva anche la giovane baronessa Maria Vetsera, anch’essa colpita da un proiettile alla testa. Si trattava di un omicidio o di un duplice suicidio?
Nel caso di quest’ultima ipotesi, quali motivi avevano spinto l’erede al trono a compiere questo gesto estremo? Si parlava dei suoi amori, dei suoi debiti e delle sue spese eccessive. Inoltre, si faceva riferimento alle sue audaci opinioni politiche che spesso lo mettevano in conflitto con la stessa corte di cui faceva parte. Fino alla pubblicazione di questo libro, scritto dalla vedova principessa Stefania del Belgio, c’era chi continuava a negare la verità del suicidio.
“Come non fui imperatrice” è un libro coraggioso e sincero che presenta personaggi e eventi storici, fornendo informazioni preziose. Oltre a descrivere le delusioni matrimoniali della giovane figlia del re dei belgi, costretta a sposare senza amore l’erede di Francesco Giuseppe, il libro racconta anche delle grandezze e delle miserie della corte di Vienna, dei viaggi in Europa e dei tranquilli soggiorni nel castello di Miramare a Trieste.