cm. 24 x 17, pp. 320, brossura, in ottime condizioni.
IL MONDO ATTENDE CON ANSIA UNA GUERRA GIÀ COMINCIATA. Israele, Stati Uniti (e Gran Bretagna), ambiguamente affiancati dalle petromonarchie arabe, hanno da anni ingaggiato con l’Iran un conflitto quasi invisibile quanto feroce, a base di attentati, ciberattacchi, infiltrazioni, finte e controfinte. Il ring è planetario, perché globali sono le poste in gioco. In questione sono infatti i flussi energetici dal Golfo Persico per l’Occidente e per l’Asia, il controllo delle armi atomiche, il dominio sulle rotte strategiche tra Oceano Pacifico, Indiano e Mediterraneo, gli equilibri di potenza nel Grande Medio Oriente Mondiale: quel campo d’instabilità centrato sull’Iran che si estende tra Suez e Hindu Kush, tra Corno d’Africa e Mare Arabico, le cui fibrillazioni – a differenza della troppo reclamizzata «primavera araba» – si riverberano ovunque. E in ultima analisi contribuiranno a definire la partita strategica per eccellenza, che oppone Stati Uniti e Cina per il rango di superpotenza principale del XXI secolo.