cm. 22 x 14, pp. 468, brossura, in ottime condizioni.
La storia della Resistenza italiana è stata per molti anni quasi esclusivamente limitata all’analisi delle vicende militari e dei partiti politici nel 1943-45. Questo volume cerca di collocare il momento “eroico” della lotta armata in un più vasto quadro che abbraccia il corso della storia italiana dal 1919 al 1947 e ne individua i problemi principali per misurare l’incidenza che essi hanno avuto su quel momento e che a sua volta quel momento ha avuto su di essi. Dalle origini della lotta contro il fascismo fino alla rottura del governo di unità antifascista il volume affronta le questioni ancora aperte indicando le soluzioni offerte dalla storiografia, le loro lacune e le ipotesi di ricerca che paiono più utili ad approfondire la complessità degli aspetti di una vicenda che conserva un’enorme importanza anche nella vita dell’Italia d’oggi. Storia e politica si intrecciano in queste ipotesi, definendo i propri legami e le rispettive distinzioni, secondo uno spregiudicato esame che, sullo sfondo della collocazione internazionale dell’Italia dall’alleanza “d’acciaio” con la Germania allo schieramento nel blocco occidentale, si muove costantemente sul filo dei temi più appassionanti della battaglia culturale e politica attuale: dall’arduo e spesso drammatico rapporto tra governanti e governati al duro contrasto tra la macchina del potere dall’alto e la spinta del controllo e dell’iniziativa dal basso, dal tormentato confronto fra partito e masse alla combattuta dialettica fra avanguardia e movimento, dalla continuità dello stato come apparato coercitivo all’uso della violenza come metro della lotta di classe, dalla permanenza della gestione padronale nell’economia al cambiamento di comportamenti e valori collettivi nella società.