cm. 24 x 17, pp. 372, brossura, in ottime condizioni.
Il Circolo della Cultura e delle Arti di Trieste sorse nel 1946 per volontà di un comitato promotore presieduto da Giani Stuparich e composto dai maggiori esponenti della Trieste umanistica e scientifica di allora. Stabilitosi nella Sala del Ridotto del Teatro Verdi, il sodalizio si fece promotore, nei primi anni di vita, di un’azione volta a difendere la cultura italiana di Trieste, e in seguito di una costante opera di diffusione e aggiornamento culturale, per mezzo di un’attività articolata in più sezioni disciplinari.
Il volume, edito in occasione del cinquantenario del C.C.A., ripercorre la storia del sodalizio triestino dalla fondazione sino al 1995. Sulla base di documenti d’archivio in gran parte inediti, viene ricostruito il percorso culturale del Circolo, rie vocando i momenti di maggiore splendore così come quelli di crisi, analizzando l’operato degli uomini che si sono alternati alla sua guida, così come l’apporto del sodalizio a livello cittadino e nazionale. Cinquant’anni di vicende culturali che hanno visto alternarsi, sul podio del C.C.A., tutti i maggiori uomini di cultura, di scienza e di spettacolo italiani, da Montale a Ungaretti, da Biagi a Zichichi, da Mondadori a Calvino, da Bolchi ad Antonioni, Vittorini, Moravia, Mila, Dallapiccola. Spadolini e molti altri, passando, naturalmente per tutti i “grandi” della cultura triestina e regionale. Una fetta di storia che ripercorre le pagine più belle della vicenda culturale novecentesca di Trieste.