La raccolta è composta da “Robot – Rivista di Fantascienza” dal n.1 al n.40 (mancante il numero 34) e da “Speciale Robot – Antologia di Fantascienza” dal n.1 al n.9. Tutto in condizioni più che buone. 46 fascicoli in totale (1 mancante e due doppi).
Credo che a tutti i lettori saranno subito evidenti i motivi di novità, le idee diverse che la nostra iniziativa propone. Se abbiamo voluto che ROBOT fosse così, con un’ampia sezione di saggistica e informazione a fianco della narrativa, è perché crediamo che sia giunto il momento di proporre al pubblico italiano la vera formula della rivista. Confezionare ogni mese un fascicolo che sia solo la traduzione di un romanzo o di un’antologia, anche tenendo un buon livello qualitativo, non è poi molto difficile; ma così si perde una notevole fetta delle capacità d’informazione che la fantascienza implica.
Cosi, dopo i racconti (o romanzi brevi) che di numero in numero apriranno il fascicolo, troverete sempre quaranta/quarantacinque pagine dedicate ad articoli, rubriche, segnalazioni, a tutto ciò, insomma, che concerne il campo della fantascienza. Se avete già dato un’occhiata al sommario, avrete visto l’ampio arco di argomenti che la nostra rivista copre: dal ritratto dell’autore (dedicato, di volta in volta, allo scrittore principale del numero) al panorama internazionale di notizie, dalla saggistica pura (la rubrica «Opinioni, che si apre con un coraggioso e informatissimo intervento di Giuseppe Lippi) all’articolo divulgativo (la serie di Peter Weston sui «Temi classici della sf»), dal cinema ai libri, dall’intervista (che comparirà regolarmente, spazio permettendo, ogni volta e per cui abbiamo in serbo notevoli sorprese) ai fumetti ad al tre cose ancora. Più di così, credo, non si poteva fare. Ovviamente resta sempre aperta la possibilità di aumentare il numero di pagine, dando più spazio sia alla narrativa che alla saggistica, se i nostri lettori sono pronti a sopportare di buon animo il lieve sacrificio economico che la cosa comporterebbe.