cm. 20 x 13, pp. 296, brossura, in buone condizioni.
Una sorta di «umanità minore», priva di fisionomia e voce propria: questo sono ancora oggi, malgrado i validi strumenti di affermazione in loro possesso, le donne. Accusano gli uomini di trattarle da inferiori e di rifiutare in pratica la parità dei sessi ufficialmente riconosciuta, ma in realtà, allo stato attuale dell’evoluzione socioeconomica, restano inferiori agli uomini. Inconsciamente fedeli al modello femminile tradizionale, si fanno complici delle molte difficoltà che si oppongono al loro inserimento attivo nella società, e delle complesse e potenti forze che contrastano la spinta storica verso l’emancipazione. Un’attenta analisi di questi condizionamenti nuovi e antichissimi, una spietata denuncia degli interessi che li determinano, una circostanziata indagine dei tanti fenomeni e fermenti che, sotto la mistificatoria apparenza del benessere. rivelano la profonda lacerante crisi del mondo femminile contemporaneo: La donna contro se stessa è una lucida radiografia di mezza umanità in cerca di una sua dimensione.